Mari Michele - 1989 - Di bestia in bestia by Mari Michele

autore:Mari Michele
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788858407769
editore: Giulio Einaudi Editore
pubblicato: 2013-03-18T23:00:00+00:00

IV

«Emilia, morta! Preterisco il dolore la disperazione lo strazio… Morta! Morta! Morta! Né però (al fatto venendo) ne sapevo manifesta cagione. Qual giglio allietato dall’umido rore, fresca giaceva la sposa ed intatta le membra, né dal suo casto sembiante divinare potevi che nella notte trascorsa fraterno usa corpore esset… Dunque a tanto, Cielo invido e fello, montava tua sorda rancura? Non soffristi che la Terra godesse di questo purissimo speglio e a te l’avvocasti anzitempo, del dono agrodolce di vita in un punto privandolo al tutto… O pure (atroce fulgúreo mio dubbio) fu colpa di quegli ch’insano deputai a le mie veci, di quegli che sé smascherato veggendo sopprimea colei ch’a suo danno s’era all’orrido vero per intuizione o per caso finalmente redutta: ma non di strangulante pressione, non di colpo calato qual maglio vid’io segnacol veruno, non indizio eloquente… O se invece stroncata ne fusse dall’istesso trasporto carnale de l’amadore indiscreto, di sua tremenda possanza omè ignaro? Ma in tal caso perché solo allora? Forse che Osac s’era illeciti giochi permesso quaj pria non osava, novelli piaceri tentando? (Ma pur la variatio non era categoria delle sue, prigione com’era degli automatismi che impone a’ bruti Natura). O forse col tempo smemorossi delle necessarie cautele? E pur era fugato un sospetto simíle dal contegno maestoso di colei che morta no, ma dormiente pareva agli sbigottiti miei sensi, ché non l’anima esala e lo spirto cosí chi oppresso ne venga da una forza bestiale… No, una tal nobiltà diceva piuttosto un’interior consunzione, uno spegnersi lento e suttile de la fiammella vitale: ma donde (l’istante vegnente pensavo) un simíl naturale deflusso degli spirti vitali, donde mai quel trascolorar silenzioso dal sonno alla morte se non per ispontanea elezione, a fuggir (quasi se) un’intollerabil visione e di formidine carca, una veritate delira? Dunque c’era stato qualcosa che le aveva aperto gli occhi, non sapevo cosa ma scilicet intellexerat quidquid, e chi sa cosa dovette in quel punto mai pensare di me, lei tradita, lei stormento del capriccio d’altrui e de l’altrui sperimento… Ma dopo questi pensieri (io sempre sbigottito nel letto, lei sempre riversa al mio fianco) ecco vedevo di nuovo il ghigno diabbolico osceno del mio sosia amatore, e non al tutto sapevo bandire ’l sospetto che fuss’ei ’l micidial di mia amanza…

Sei giorni durò la mia inchiesta impaziente, sei giorni lo incalzai di domande accorate cui rispondeva con il primordiale suo verso ed aiutandosi a gesti, ma indarno… L’avevo incatenato (nudato le membra qual Sansone in popular fantasia) ad un anello di ferro infisso ad un muro in cantina, e là lo battevo senza pietà fraternale, “Parla, confessa il tuo crime!” gridandogli, ma lui non parlava e neppure accennava capire ’l perché di mio mutato contegno, bestialmente guaiolando sotto i crebri miei colpi di mazza ovver frusta: “Parla tu bruto tu mostro omicida”, e alla fine lo sciolsi. Fu correttezza di giudice in assenza di prove, o prepotente amor di fratello? Fino a che punto il rispetto del sangue cognato contendeva

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.